ELABORAZIONE CILINDRO 2T

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Yksonafets
view post Posted on 27/1/2007, 17:54




STRUMENTI NECESSARI
Procuratevi prima di tutto un piano di lavoro sgombro... L'ordine mentale va sempre coadiuvato da un ordine fisico...
Qualunque sia il vostro piano di lavoro (dal mobile antico in ciliegio fino al compensato Ikea style) procuratevi della carta assorbente e del giornale ricoprendo nell'ordine prima con la carta assorbente e poi con il giornale il vostro piano di lavoro.
Altro strumento necessario è la figlia di Edison ! La lampadina ! Meglio una bella alogena della classica lampada ad iridescenza ma l'importante è che faccia un bel flusso di luce direzionale e che illumini bene... se proprio volete esagerare prendete quelle lampade da modellismo che sono fatte apposta...
Una bacinella versione MASSAIA LAVAPANNI e un po' di musica che vi possa allietare la giornata...
Indipendentemente da quanto teniate alla vostra salute o al vostro edonismo vi consiglio un bel paio di guanti in lattice.

Passiamo ora agli strumenti "professionali"...
E' con grande orgoglio che vi presento :
IL DREMEL PROFESSIONAL 8)

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Questo è il modello di punta della gamma Dremel e mi è costato mesi di sacrificio... mannaggia...
Questo modello ha un particolare sistema chiamato SOFT START utile per i metalli più morbidi (come l'Al) e la regolazione 1.000rpm per volta del regime di rotazione. I modelli più spartani, ma cmq sufficienti per portare a compimento la missione, hanno 5 o 2 regolazioni. Il modello a 2 regolazioni lo sconsiglio mentre con quello a 5 si possono ottenere ottimi risultati. Per ogni operazione indicherò il regime o la posizione ottimale.

Le punte necessarie in fase 1

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e gli accessori per i lavori di fino

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Aggiungiamo inoltre un bel po' di tela abrasiva da 60, 120, 180, 360 e 800

PRIMA FASE

Il cilindro si presenta così :

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questo cilindro è un prodotto di ELEVATISSIMO LIVELLO, quasi artigianale, 10.000 anni luce più avanti rispetto ai comuni cilindri 2t che animano il parco motoristico italiano. Eppure, come potete vedere dalle foto esistono delle sbavature che richiederebbero l'intervento dell'uomo per essere eliminate rendendo oltremodo lenta e costosa la produzione della casa pesarese come di tutte le altre case del mondo.
Per ovviare a questi problemi ci pensa -MF- e il suo amico Dremel :D

La prima operazione da svolgere è dunque una perfetta ELIMINAZIONE delle inevitabili sbavature che si formano nei travasi e di una buona raccordatura generale del cilindro.

Prima di tutto però dobbiamo, non era il mio caso ma potrebbe essere il vostro, provvedere ad una pulizia accurata del cilindro. Il metodo più rapido ed efficiente e quello di immergerlo in totus in una bacinella piena di petrolio bianco o gasolio ed eliminare con cura tutti i residui presenti.

Fatto ciò asciugate accuratamente il cilindro e posatelo capovolto sul banco.

La raccordatura del cilindro con il carter è già eccellente di serie... anzi perfetta... l'unico punto in cui si può lavorare è all'altezza del 5o travaso ma lo tratterò solo più avanti.

Per adesso accontentatevi di prendere la spatolina metallica e date una bella lisciatina a tutte le superfici :D

La prima passata dev'essere veloce e SENZA CALCARE LA MANO.
Il regime consigliato è di 10.000 giri o posizione 2. Vi voglio ricordare che lavorate sull'alluminio. Questo elemento è molto duttile e morbido x essere un metallo. A regimi elevati rischiate di mangiarlo e d fare casini. Ungete sempre con dell'olio la parte su cui state x intervenire.

Ora prendete la tela abrasiva da 60 e date una bella sgrossata a tutti questi travasi ciccioni...

Portate lo spessore dei traversini da 2,5-3 mm fino a 2mm.
Eliminate quel "piattume" in cima al traversino e arrotondate x benino tutto.
Raccordate in modo ACCURATO e date al raccordo TRAVERSINO - TRAVASO la classica forma ad ALI DI GABBIANO come nella foto (il traversino era ancora work in progress ma rende l'idea) :

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Questa forma è la migliore. La miscela è un gas e come tale ha la naturale predisposizione ad espandersi e ad assumere la stessa forma del suo contenitore. Se creiamo dei muri separatori il gas genera turbolenze e rallenta la sua corsa. "Accompagnare" le forme del cilindro, come si fa appunto con le "ali di gabbiano" permette ai gas di non generare turbolenze nei loro moti molecolare (lo spazio a loro disposizione aumenta e dunque diminuisce la densità) e di indirizzarsi nel miglior modo possibile verso la morte... pardon... verso LA CAMERA DI COMBUSTIONE !

Prima che però vi mettiate a scannare il traversino dovete PRESTARE ATTENZIONE A SEGUIRE UN'ANGOLAZIONE PRECISA !
Cacciate il cilindro sotto l'acqua corrente (sarebbe meglio un idrocarburo qualsiasi ma vabbè) e guardate come si incrociano i flussi dei travasi. I 4 travasi sono disposti in modo da ricongiungersi a X nella camera. Lavorando sull'inclinazione del traversino potete correggere alcuni errori. Per esempio se un travaso sputa troppo esterno usate un'inclinazione minore del traversino...

Queste accortezze richiedono o una grande abilità nel maneggiare il dremel o una grande pazienza nell'usare la tela abrasiva :D

Quando avrete limato x benino il traversino fate passare la tela abrasiva dalla canna in questo modo e diminuite il pancione del travaso senza esagerare...

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Passate la spatola di nylon (quella nera) e pulite bene tutto.

Se sarete stati dei bravi sudditi il risultato parziale (siamo ancora alle prime fasi) dell'opera sarà questo :

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SECONDA FASE

La prima fase con una bella passata di tela abrasiva da 60 volta a restituire "porosità" al metallo potrebbe essere ritenuta una fase indipendente... Sui motori meno spinti (mi riferisco nella fattispecie a Husqvarna e Aprilia) il vantaggio può essere tangibile. Negli altri casi invece il vantaggio è si presente ma risibile e difficilmente senza un banco noteremo quel paio di decimi di cavallo in più.
Sebbene però la prima fase comportasse un numero di rischi ben ridotto (con un dremel in mano forse ci sarebbe riuscito anche mio cugino che ha 11 anni...) questa seconda fase è più difficile e richiede un minimo di abilità.

In questa fase abuseremo sessualmente di questa punta :

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Velocità di rotazione consigliata : 12.000 rpm (posizione 2 su 5)

La velocità di rotazione può essere variata fra 10.000 e 15.000 rpm a seconda di quanto vi sentite sicuri di voi stessi.

Impugnate con la mano sinistra il dremel all'altezza dello stemma DREMEL PROFESSIONAL e con la mano destra come se teneste una penna impugnate la parte più bassa. Io ho svolto tutto a 15.000 rpm senza riportare alcun tipo di vibrazione fastidiosa. Mano ferma, idee precise e state tranquilli che andrà tutto bene :D

Dobbiamo far scendere sto dannato traversino :D
Ora non solo dobbiamo preoccuparci di mantenere una figura del traversino ad ali di gabbiano ma anche a spartiacque... Vi faccio vedere un disegno (fatto a mano libera spero che nn abbiate nulla da ridire in merito...) :

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in figura A vediamo il traversino dall'alto e notiamo chiaramente le ali di gabbiano

in figura B è come se potessi tagliare il cilindro in verticale a metà traversino... si vede bene come dev'essere la forma del traversino e come vada leggermente ad aumentare verso la base

in figura C infine vediamo il traversino ribassato e come va congiunto con il piano del cilindro...

Se avrete fatto tutto bene il risultato, che dev'essere ancora ben rifinito, è questo :

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TERZA FASE

Giustamente questa fase è ancora più difficile della precedente :D

Si tratta di raccordare in modo decisamente migliore lo scalino generato dalla "discesa" del traversino e di eliminare la parte di raccordo superiore che non usiamo più.

Il mio consiglio è quello di procedere per gradi, con molta calma e sangue freddo.

Utilizzate sempre questa punta :

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ma passate ad un regime leggermente più soft... 10.000 giri.
per quelli con il dremel a 5 posizioni tenete sempre la 2a.

il dremel va tenuto con fermezza e deve seguire le "curve" del cilindro. Usate molto la parte più sottile della punta per correggere i raccordi e togliere poco materiale per volta.

Quando avete "impostato" la curva usate il dremel in questo modo :

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Respirare i truccioli dell'alluminio nn è proprio il massimo. Invece di soffiare sul cilindro versateci dell'alcool così i truccioli vanno via, si depositano sul giornale sottostante e restano incollate :wink:

Mi raccomando prestate attenzione a ciò che fate. Non è per nulla difficile come può sembrare l'importante è avere un minimo di attenzione e concentrazione su ciò che si sta facendo.

Nel caso dei tm c'è una sorta di gradino intagliato. Lasciatelo almeno in parte xke è il punto in cui appoggia il basamento. Preoccupatevi più che altro di smussare perfettamente i contorni e di mantenere la stessa "curva" da prima del gradino a dopo.

Arrivati a questo punto :

da così :

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a così :

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il lavoro sui travasi laterali è quasi finito.

ci sono ancora 2 lavoretti correttivi da fare e la sabbiatura finale da dare ma siamo già a buon punto...

ora mi porto in pari con l'altra bancata di travasi e poi facciamo qualche manovra correttiva sulla controluce ... :D


QUARTA FASE

E' il momento di dare l'ultima grossa rifinita ai travasi. Abbassiamo la velocità del dremel a 8000 giri (o posizione 1) e con la punta diamantata (quella rossa) andiamo ad eseguire un lavoro preciso e pulito.

Eliminiamo le "gobbe" lasciate dalle sezioni di raccordo non più utilizzate dal traversino e aiutiamoci con una tela abrasiva da 120 per rifinire grossolanamente il lavoro.

Quando poi necessitiamo di fare un lavoro + fine, andando a eliminare difetti meno evidenti, usiamo la 180 o la 240.

In questa fase consiglio di usare il dremel solo x la prima grossolana rimozione e di giocare molto sulla tela vetrata e sulla sua grana.

Passiamo ora ad assotigliare nuovamente il traversino passando dai 2mm precedenti a 1,5mm. Usiamo nuovamente le punta diamantata questa volta dinuovo a rpm elevati (12-15.000 o posizione 2 o 3) e SENZA CALCARE LA MANO lavoriamo le pareti. Eseguite più volte dei movimenti laterali veloci senza fermarvi in nessun punto. Anche se sbagliate non soffermatevi a correggere. Ci penseremo dopo.

Dedicate 30 sec per volta a ogni lato in modo da elimanare materiale in egual modo.

Per correggere degli errori profondi ripassate con il dremel al minimo (5.000 giri o posizione 1) oppure, ancora meglio, con la tela vetrata da 120.

Bisogna poi evitare che la sommità del traversino assuma delle forme a punta o rettangolari... Per far questo con della tela abrasiva, prima da 180 e poi da 240, smussiamo per bene il traversino preoccupandoci che la "curva" della testa del traversino sia uguale e uniforme.

Per completare l'opera usiamo la smerigliatrice, tocchiamo con essa un po' di cera pulente (anche senza va bene), e ripuliamo per bene tutta la parte.

Il risultato finale è questo (purtroppo l'illuminazione non rende merito al ridotto spessore del traversino...) :

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QUINTA FASE

Ora preoccupiamoci di portare in pari i travasi...

Se non ci fidiamo del nostro occhio proviamo ad utilizzare un calibro con dei punti di riferimento fissi...

Alla fine a grandi linee cercate di rendere le due bancate uguali o quanto meno simili come qua :

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Non vi preoccupate se nn è ancora perfetto. La rifinitura la teniamo per ultima


SESTA FASE

Ora dobbiamo preoccuparci della luce di scarico...

In questa fase ci preoccuperemo di raccordarla per benino...

Infatti la tm c fa questo brutto scherzetto :

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dateci dentro di dremel prima e di tela abrasiva bagnata con alcool dopo... cercate di seguire le curve e di rendere omogeneo il lavoro.

il risultato dovrà essere questo :

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Zebfottimamme
view post Posted on 3/5/2017, 09:09




Ciao, complimenti per la guida, molto esaustiva e dettagliata, non so perché però non riesco a visualizzare le immagini :( :cry:
 
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1 replies since 27/1/2007, 17:54   1974 views
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